Certo che c’è una certa tignosa pervicacia nella campagna di
comunicazione sul fertility day indetto per oggi dalla Ministra della salute
Beatrice Lorenzin. Eravamo rimasti alle polemiche estive sul messaggio
veicolato dai poster, a proposito del ticchettio implacabile dell’orologio
biologico femminile, per cui meglio fare i figli subito, priorità sociale e
rinviare la carriera a dopo, supportato nel Piano sulla fertilità da
affermazioni come: “Cosa fare di fronte ad una società che ha scortato le donne
fuori di casa, aprendo loro le porte nel mondo del lavoro sospingendole, però,
verso ruoli maschili, che hanno comportato un allontanamento dal
desiderio stesso di maternità?”. Già. Ma questo appartiene al passato. All’oggi,
anzi a ieri appartiene la tempesta scatenatasi sulla copertina
dell’opuscolo, poi cancellato in serata con siluramento del responsabile, su
“Stili di vita corretti per la prevenzione dell’infertilità”, peraltro pieno di
utilissime informazioni: un’immagine divisa in due, sopra il Bene ovvero due
coppie di chiara razza ariana, biondi e con gli occhi azzurri, in una luce
dorata che lascia intendere ore di stili di vita corretti tra golf e beach
volley. Sotto il Male, in una cupa luce da scantinato, ossia fricchettoni
che si fanno le canne e un nero nullafacente, cioé che non si sta facendo una
canna ma fa solo “colore”. Fin troppo facile stigmatizzare la rozzezza
del messaggio, tanto che molti hanno pensato ad una bufala. Invece no.
Altro che “il razzismo è negli occhi di chi guarda” come ha detto penosamente
la Lorenzin Non so in quale mondo vivano la Ministra e i suoi esperti di
comunicazione, forse in qualche Valhalla immaginato da un nazista dell’Illinois
ubriaco, ma non è il nostro.
©Riproduzione riservata
Pubblicato su Metro il 21 settembre 2016
Nessun commento:
Posta un commento