lunedì 24 giugno 2013

Quella sedia vuota di Papa Francesco davanti alla musica

Gentilezza. È stata una delle prime parole pronunciate da Bergoglio, una chiave potente per spalancare cuori, credenti o meno. Ma non è stato poco gentile il forfait riservato all'orchestra Rai e alla Nona di Beethoven in Vaticano? Non possiamo nè vogliamo sindacare gli impegni del Papa, ma l’interpretazione che si è data di quella sedia vuota, come gesto di rifiuto della mondanità, come se la musica fosse tour court un diversivo, una lambada e non, in particolare la Nona, qualcosa che appartiene all’espressione più preziosa - divina?  - , dell’essere umano. Insomma quella sedia vuota davanti ad un’orchestra, in un momento in cui nel mondo le orchestre chiudono, vedi la Grecia e da noi il Maggio fiorentino, schiacciate dal peso di egoismi economici e di una crisi malgestita, contro cui lo stesso Papa ha spesso inveito, non è stato un bel segnale. Ma ci sforzeremo di capire il sottile messaggio che lega la benedizione delle Harley Davidson e il bidone riservato a Beethoven.

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pubblicato su Metro 

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