sabato 25 maggio 2013

L'AQUILA, IL TOMBOLO DI ALESSANDRA






Tutte le foto di questo post sono di Paola Rizzi

Alessandra è una maga del tombolo, una passione interrotta alle 3 e 32 del 6 aprile 2009, quando L'Aquila fu squassata dal terremoto. Il tombolo se l'è portato nella sua casetta in una delle new town, ma non ha più la testa per lavorarci. All'Aquila sono andata nell'ottobre 2012, ed era uno spettacolo sconvolgente, come se il tempo si fosse congelato. Non è cambiato molto, anzi nulla, se il sindaco Cialente ha deciso per protesta di non indossare più la fascia tricolore. 

L'Aquila, ghost town
















giovedì 23 maggio 2013

FENOMENO FEMEN





Foto dal gruppo Femen France via Facebook


Ammetto, le Femen, per lo più belle ragazze dal look vistoso, che strepitano a seno nudo, non corrispondono all’idea che ho coltivato nel secolo scorso del femminismo. Però forse sono adeguate al marketing politico del nuovo millennio: rischiano grosso, colpiscono duro, più allo stomaco che alla testa, con incursioni da guerrigliere e  slogan semplici sul corpo, che nel bene e nel male costringono a guardare il problema. Ad Amina e alle altre, chapeau.

mercoledì 22 maggio 2013

AUTODISTRUZIONE

AUTODISTRUZIONE

Prendo da Newsweek questo grafico sconvolgente sui suicidi. Nel 2010 nel mondo sono morte più persone per suicidio che per guerre, malattie, disastri naturali. Un ricercatore ha cercato di trovare il motivo perché un certo numero di persone, sempre crescente, oltre a desiderare di uccidersi, poi lo fa. Una risposta unica non c'è. Ma sicuramente qualcosa nel nostro mondo non funziona. In America ad uccidersi sono soprattutto i babyboomers, colpiti dal ciclone della crisi quando la mezza età fa più male.


martedì 21 maggio 2013

ECONOMIA SCIENZA INESATTA






I miei due nuovi idoli sono Carmen Reinhart Ken Rogoff, lei una bella ed elegante signora di origine cubana, lui un tipo pallido e asciutto, enfant prodige degli scacchi. Tutti e due sono professori di economia ad Harvard e autori di uno studio diventato la bibbia del mondo occidentale. Dopo aver scandagliato il rapporto debito-Pil  di un certo numero di paesi del mondo nell'arco di 200 anni, hanno stabilito che storicamente se il debito pubblico sale sopra il 90% del Pil succede l'Armageddon, ossia la crescita crolla a -0,1 %. Vi ricorda qualcosa? Questo studio è stato pubblicato nel 2010 ed è diventato il diktat delle politiche europee di austerità.  Visto che il risultato è che mezza Europa sta andando a rotoli, a qualcuno è venuto più di un dubbio sull'efficacia della ricetta ed altri ricercatori, tra cui uno studente, si sono messi a rifare i conti. Sorpresa: Reinhart e Rogoff  avrebbero utilizzato una formula di calcolo excel errata: facendo i conti giusti se l'indebitamento pubblico sale sopra il 90% del Pil la crescita rallenta sì, ma passa dal 3 al 2 %. Piuttosto diverso.


I calcoli sbagliati dei teorici del rigore
Ecco. Mentre lo studente Thomas Herndon è diventato l'eroe degli strangolati dall' austerity, i due cervelloni di Harvard si sono difesi dicendo che sì, un errorino c'è stato. Ma hanno tenuto a dire che loro non c'entrano nulla con le politiche di austerity decise dai Governi e strumentalmente giustificate con il loro studio. Chissà perché, noi gente normale che vive accanto a precari, disoccupati ed esodati e soprattutto cittadini terrorizzati, qualche sospetto che l'economia non fosse una scienza esatta già l'avevamo avuto. Se poi una scienza incerta e imprecisa viene  utilizzata come grande narrazione ideologica per sostenere una politica svuotata di idee e coraggio, e forse succube di interessi, stiamo freschi.  Grazie a Carmen e Ken per avercelo fatto capire meglio.

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