sabato 12 gennaio 2019

Marina Abramovic: «Spegnete i cellulari»

Mostro sacro, monumento vivente dell’arte contemporanea,  Marina Abramovic a 72 anni mantiene la capacità di spiazzarti scendendo da quel piedestallo che lei stessa si è costruita in 50 anni di carriera. Per esempio mentre sghignazzando rivela: «Mi piace molto raccontare le barzellette sporche». O autodefinendosi la nonna della performance art. Nella sua carriera, celebrata nella retrospettiva The Cleaner in corso a Palazzo Strozzi a Firenze, che ha totalizzato in 87 giorni 115mila visitatori, di cui il 70% donne e la maggior parte giovani, Abramovic si è sporcata spesso le mani, facendo del suo corpo lo strumento della sua arte, a volte facendosi  anche male, soprattutto nei primi anni per poi passare a esperienze più meditative.
Come spiega il suo successo, soprattutto tra i giovani?
«Io sono vera, amo moltissimo quello che faccio e voglio continuare a farlo finchè non muoio, credo sia questo a piacere».