mercoledì 17 giugno 2015

Christopher Lee sperimentale e antifranchista

A proposito di Christopher Lee recentemente scomparso, molto si è parlato del suo lato oscuro dai canini affilati e della sua sterminata filmografia vampirologica.  Un lato poco noto è quello sperimentale che rivela in Umbracle del regista catalano Pere Portabella. Portabella è un visionario che prima si è dedicato alla produzione di film come Viridana di Bunuel, produzione per la quale gli venne revocato il passaporto,   o El Cochecito di Marco Ferreri, poi come regista ha dato vita ad una cinematografia estrema e sperimentale. Umbracle, del 1970 vede Christopher Lee protagonista,  bellissimo e quasi muto, tranne in una memorabile scena, dove canta (davvero, era un'ottima voce lirica) e recita The Raven di Edgar Allan Poe. Il film, una radicale critica al Franchismo, segue con virtuosismo in un bianco e nero esasperato Lee e altri personaggi in una Barcellona surreale. Meravigliosa la scena in cui Lee cammina in un museo tra le teche di grossi uccelli impagliati. Esplicita invece la lunga sequenza in cui alcuni registi discutono molto liberamente della censura, a cui seguono poi spezzoni di film di propaganda franchista. 

Il video in cui Christopher Lee canta e recita il Corvo di Poe 


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